giovedì 22 gennaio 2015

Un Blues Moderno(lungo una strada d'oro)

Sulla strada c'è poco traffico. Sono le tre e trentacinque e mancano ancora tre ore all'arrivo. Su quest'autobus della notte mi fanno compagnia quattro anime spiegazzate dalla tristezza. Mentre  dormivano sembravano come dei bambini gettati alla rinfusa in un viaggio senza tempo. Ma sono solo vagabondi che passano la notte sugli autobus, perché non hanno un posto dove andare. Nascosto nel parcheggio di una stazione quel fantasma che gira senza sosta intorno al mondo, è salito anche lui. Con quella silhouette da levriero che sembra quasi un cartone animato, ci ha scoperti inermi, fermi in fondo al quel buio che ci portiamo appreso. Quando l'ho visto ho sbottonato la giacca, perché mi sono sentito a mio agio. Era da tanto tempo che non mi accadeva. Viaggio in compagnia di quella musica che ti scalda il cuore e non ti fa guardare l'orologio, e non mi serve niente. Neanche quel cazzo di iphone. Sarà stato un caso ma quando è salito, l'ho riconosciuto subito il vecchio Bob. Era in perfetto stato quello spirito libero. Beveva del whiskey da una bottiglia nascosta in un pacco di carta marrone. Quando si è accorto che lo stavo fissando, mi ha salutato alzando il suo cappello. Le ore passano lentamente. Su quest'antica autostrada dove tutto è cominciato, il bus viaggia che è una bellezza. Ad un certo punto, abbiamo cantato tutti in coro. E solo allora abbiamo preso coraggio perché non ci siamo sentiti più da soli. La luna in cielo adesso è così piena che illumina il nostro viaggio, come se fosse giorno. Dalla radio esce una musica appassionata, magnetica. L'autista guida rilassato quasi semi sdraiato, sul suo sedile. Si sta proprio bene su questo bus correndo lungo una strada d'oro. Al diavolo tutto.

Bartolo Federico


3 commenti:

  1. Bellissimo e...ottima la scelta dei Waterboys: pensavo non se li cagasse più nessuno.

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  2. Ciao Ant, in effetti sono ormai abbastanza defilati dal rock business. Ma questo disco cresce ascolto dopo ascolto. Lo disse Jack Kerouac, di stare attenti alle perle seminate lungo il tragitto. Quelle perle alle volte sfuggono ai nostri occhi distratti e superficiali. Ma Long Strange Golden Road, affila la vista, e ti costringe a guardarla.Per sempre.

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  3. Parole sante caro Bart, cerco subito il disco.
    GRAZIE

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