sabato 8 marzo 2014

Vagabondi Sul Far Del Mattino

Sputò via la cicca che spense schiacciandola con la punta dello stivale. Stava alla finestra, dietro il vetro polveroso, e guardava la vecchia ferrovia in disuso. Tutto intorno regnava il silenzio, ma gli sembrò di vedere qualcosa e schiacciò la faccia nel vetro freddo. Di notte i vagabondi si nascondevano da quelle parti. Rannicchiati sulla terra fredda, con il corpo che gli doleva, sentivano i crampi alle gambe e alla schiena mentre aspettavano che il treno merci passasse per saltarci su. Gli erano sempre piaciuti i vagabondi perché anche lui, come loro, amava guardare le nuvole che se ne andavano senza meta nel cielo. Uomini dimenticati, quelli, che probabilmente avevano la colpa di avere il cuore al posto giusto. Uomini che celavano storie incredibili e conoscevano quelle ballate antiche che parlavano di banditi buoni come il pane, di ferrovie e di quanto era duro il mondo con la povera gente. Amava quelle canzoni, lo facevano sentire orgoglioso di ciò che era diventato. Il buon Dio li abbia in gloria i vagabondi, pensò.(Scarpe Volanti tratto da: Vagabondi Nella Notte)

1 commento:

  1. Hai vinto un premio (è una cazzata ma non è uno spam, vai a Cassetti)

    http://cassetticonfusi.blogspot.com/2014/03/premio-liebster-award-god-bless-child.html

    RispondiElimina