sabato 4 giugno 2016

Mercenari Dell'Anima

Ormai tengo solo poche cose quelle essenziali. Mi sono messo a scrivere di malavoglia così tanto per fare qualcosa. Fuori la notte è tranquilla senza un alito di vento, e neanche la pioggia. Ma tanto non è più il momento d’ingannare nessuno, neanche me stesso. Passo il tempo a leccarmi le ferite con una smorfia triste e la bocca amara. E’ tutto relegato in squallidi confini, nelle solite tiritere giornaliere, in inutili liti, complicanze, astute slealtà. Romantico o no, sono rimasto fottuto e solo. Il tempo non lascia scampo. Si finisce nella routine giornaliera, nel silenzio di noi stessi. Si diventa incomprensibili. Mercenari dell’anima. Ma anche se il cielo diventa scuro ti senti addosso quello smarrimento rabbioso, di chi ha perso del tempo prezioso e ha lasciato che le cose lo sovrastassero. Mi sono girato e ho tossito ne è venuto fuori un rantolo sordo. Nessuno si ricorda più di Lee Clayton un fuorilegge che ha scelto di ritirarsi dietro le sue palpebre pesanti. Il ricordo mi ha fatto venire delle fitte allo stomaco, e un tremolio sul labbro. Ho sentito le sue canzoni e sono sicuro che possano piacere ancora a tanti. Anche a quelli che non hanno nulla a che fare con me. Poi ho acceso la radio mi sono illuso che da un momento all’altro qualcuno suonasse Caravan. Ho alzato il volume ma nessun la,la,la,la, è venuto fuori. Allora ho riguardato il video del concerto di The Last Waltz che la Band tenne nel 1976, al Winterland di San Francisco. Un concerto maestoso, pieno zeppo di star del rock ripreso dal regista Martin Scorsese, reduce dal successo di Taxi Driver. La cosa migliore di quel concerto però è stata Van The Man, insieme a una toccante The Weight cantata con gli Staple Singers, e una strepitosa The Night The Drove Old Dixie Down. Il resto è buono ma senza troppe emozioni, almeno per me. Qui nel mio buco ho acceso un’altra sigaretta, con il mozzicone della precedente. Ho risentito ancora un paio di vecchie canzoni, ho bevuto un sorso di vino, restando nell’ombra con le cose essenziali.


Bartolo Federico


7 commenti:

  1. 11 febbraio 1980,ce ne andiamo a vedere Mcguinn e Hillman e chi apre per loro? Tale Lee Clayton,boh!... Fù amore a prima vista,Like a diamond,Tequila is addictive e via schitarrando.
    Un'altro magnifico loser purtroppo sottovalutato,recurerati negli anni i suoi lp a prezzi stracciati. Grande musica,come quella di Calvin Russell,altro fuorilegge da riabilitare.
    Meditate,gente,meditate.
    Un saluto.
    Wrangler

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  2. Mcguinn e Hillman, e anche Lee Clayton, cazzo quanto t'invidio. non so perché, ma vengono i brividi a pensare al 1980.
    ciao Wrangler

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  3. Calvin Russell, è uno di quelli con cui ho aspettato che si facesse giorno.

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  4. " ... I think about my life on the midnight highway,
    The life of a renegade king ... And I ride
    I ride alone, yes I ride, I ride alone ..." Lee Clayton ... Un saluto
    Manuel

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  5. Frosty breath on the hillside, see that sun goin' down
    Tracks in the snow to the city below
    The lone wolf now he's coming to town.... "the Lone Wolf" (lee clayton)
    ciao Manuel

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  6. Ciao Fratello! Contro ogni aspettativa sono rientrato sulla terra e ovviamente una delle prime cose da fare è una visita a casa tua per sentire un po' di buona musica, gustare un buon vino o un rum...Lee Clayton non lo conosco ma vedo di recuperare subito, intanto vado sul sicuro rispolverando Calvin Russell (quasi quasi dimenticavo di avere i suoi dischi).

    Ma non c'era un altro post successivo a questo? Oppure ho visto male? Sai com'è la mia testa non è troppo affidabile.

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  7. Bentornato fratello, con un nuovo carico d'umanità.
    Si c'era una nuova cartolina, ma non era niente di che, per cui l'ho tolta.

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