Aveva la pelle e i capelli
neri, come suo padre una voce roca e profonda. Un giorno si comprò una
chitarra, e suonando sotto il ponte della ferrovia accordi semplici ed
essenziali, gli venne fuori un blues paludoso. Un blues oscuro che sapeva di
pioggia e nebbia, di sole e vento, che si amalgamava perfettamente all'aria
umida del mattino. Il bayou s’illuminò sotto i raggi del sole. Lightnin'Slim che una volta era stato Otis Hicks seduto sotto il
portico della sua baracca, bevve della limonata ghiacciata con dei ciuffetti di
menta. Il blues non ti rende ricco, come invece fa la politica. Quella si che
fa diventare giganti uomini insignificanti, insulsi, banali. Gente che si
occupa di costruire centri commerciali, finte autostrade, e qualunque cosa gli faccia guadagnare un sacco di soldi. Chissà poi perché, a questi non li rinchiudono mai in un manicomio. Il vento si alzò facendo increspare
il bayou. C'è chi si nutre di disprezzo, di odio, del sangue di gente lasciata
sola a marcire sugli scogli di una spiaggia qualunque. La storia alle volte
dovrebbe raddrizzare il tiro, e non prendersela sempre con gli stessi. Il mio amico è un nero del cazzo, uno che vorrebbero vedere morto, o appeso a una forca.
All' armonica a bocca c'è "Wild" Bill Phillips. Ecco a voi Lightnin'Slim mentre suona la sua sfortuna .
All' armonica a bocca c'è "Wild" Bill Phillips. Ecco a voi Lightnin'Slim mentre suona la sua sfortuna .
Grande! Bart...
RispondiEliminaEh si, i mostri che creano altri mostri (spesso eco-mostri, a volte mostri e basta) in manicomio non ci finiscono mai, ma neanche in galera. Della "gente lasciata sola a marcire sugli scogli di una spiaggia qualunque" non frega un cazzo a nessuno, neanche a quelli che fingono di interessarsi e predicano l'accoglienza davanti a una telecamera. Bel mondo il nostro...e il tuo (nostro) amico finirà inesorabilmente appeso a una forca. Ma non prima che qualcuno ci mangi qualcosa alle sue spalle.
Un saluto, fratello.
un giorno verrà un grande pioggia....
RispondiEliminaun abbraccio bro.