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Per raggiungere dal carcere la cava di pietra Huddie doveva percorrere con le catene a piedi quasi sei chilometri di salita. Quando la sera rientrava dal lavoro era ridotto uno straccio. Si rendeva conto che non poteva continuare in quel modo e allora cercò di sfruttare le sue doti musicali, se non altro per svincolarsi da quella condizione che con l’andare del tempo lo avrebbe portato diritto alla tomba. La cosa funzionò, fu dispensato dai lavori pesanti e in cambio doveva suonare e cantare per carcerati e guardie rendendo così la giornata più sopportabile. Una notte, gli riapparve in sogno quel vecchio treno che correva all’impazzata e fu in quella cella che capì di cosa si trattava. Era il treno della mezzanotte che con la sua luce abbagliava il carcerato che cosi avrebbe riacquistato la libertà. Il mattino dopo ci scrisse una canzone che raccontava di quel sogno: “Bene, ti alzi nel mattino, ascolti uno scampanellìo, vai a marcia verso il tavolo, vedi le solite dannate cose. Bene, sul tavolo coltello, forchetta e tegame, e se dici qualcosa sei nei guai con l’uomo. Midnight special mi illumini, Midnight special mi accenda della sua luce amorevole” (da Midnight Special).
Trascorsero sette anni, Huddie smaniava per tornare a vagabondare sotto il cielo della Louisiana. Una notte scrisse una canzone al governatore del Texas Pat Neff per ottenere il perdono . “La prego, governatore Neff, sia misericordioso e comprensivo abbia pietà per la mia condanna...io non vedo salvezza per la mia anima se non avrò il perdono, metta alla prova la mia parola d'onore...se io fossi al suo posto, governatore Neff, mi alzarei al mattino e la libererei.” Pancia di Piombo incredibilmente ottenne la clemenza che il governatore Neff firmò dopo avere ascoltato la canzone.
Attese nell’oscurità che il treno rallentasse la sua corsa, si avvicinò alla vettura e con un balzo felino ci fu dentro. Il vagone era pieno di vagabondi che, osservando la sua stazza, gli fecero spazio per sedersi. Stava tornando a Lake Caddo, in Louisiana, la zona dov’era cresciuto. Lì era ancora la casa dei suoi genitori. Adesso doveva rigare dritto come aveva promesso a se stesso e al governatore, doveva fare in modo di starsene il più lontano possibile dai guai e soprattutto dal carcere. Arrivò a casa che era notte fonda. Passò da quello che un tempo era l’orto, spalancò la porta che era mezza aperta e capì subito che qualcosa non andava. La casa era completamente vuota. Guardò in tutte le tre stanze, non c’era più nulla. Era sparito tutto, tranne la branda di ferro che un tempo era stata il suo letto. Rotto e affamato ci si sdraiò sopra ed aspettò che si facesse giorno.
Leadbelly, per mantenere fede alla parola, diede un calcio in culo ai sogni di gloria e ritornò alla vita semplice, fatta di duro lavoro nei campi di cotone o come manovale dove ce n‘era di bisogno. Ma non scordava mai il suo vero amore che era la musica Quando non era troppo stanco, dopo il lavoro, suonava le canzoni che continuava a scrivere nei locali vicino casa o alle feste e tutto sembrò filare liscio per cinque lunghi anni. Poi, un maledetto giorno, in circostanze che rimarranno sempre oscure, il vento tornò ad ululare e il diavolo riapparve. Aveva bevuto litri di Canned Heat, suonato e divertitosi e non ricordò mai nulla di cosa fosse accaduto in seguito. Al mattino, quando aprì gli occhi, si ritrovò nella cella dello sceriffo con l’accusa di aver aggredito un uomo a scopo di omicidio. Gli fecero un processo sommario e, come per tutti i neri del Sud che commettevano un reato, fu condannato ed inviato nuovamente ai lavori forzati. Questa volta nel terribile carcere di Angola, in Louisiana.
”Giù al Sud quando fai qualcosa che non va, ti sbatteranno di certo nel campo di lavoro. Ti metteranno sotto un uomo chiamato Captain Jack, ti lascerà di sicuro la sua firma sulle spalle… ti metterà in un fosso con una grossa lunga vanga. Volesse il cielo non fossi mai nato. La domenica i ragazzi hanno un aspetto triste pensano solo a quanto tempo hanno ancora”(County Farm) .
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John A. Lomax, un etnomusicologo, e suo figlio Alan erano due bianchi giunti nel profondo Sud per conto della Library Of Congress alla ricerca di interpreti di ballate folk tradizionali da registrare, perché fino ad allora quel patrimonio era stato tramandato solo per via orale. Si resero presto conto, girando il Mississippi, che le varie prigioni erano una fucina zeppa di musicisti, di talenti. La maggior parte di loro era accusata di vagabondaggio, ubriachezza, rissa. Le autorità americane molto prima del nazismo avevano creato i “lager” . Capita la situazione, i Lomax decisero di chiedere il consenso alle autorità per potervi accedere e fare le registrazioni sul campo. Permesso che, con i buoni uffici che avevano, gli fu accordato.
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“Pancia di Piombo” usci dal penitenziario e si incamminò nella polvere dei campi di canna da zucchero. Passò vicino ad un rovo di more e ne colse una ancora acerba. Era a pezzi, la testa gli pesava come un macigno, voleva distendersi ma non sapeva dove andare, non aveva nulla se non la musica e la fedele dodici corde. Camminò su quel sentiero e si guardò intorno dove scorse una quercia solitaria. Si diresse verso quel grande albero e si adagiò sull’erba. Fu all’ombra di quei rami che fece la più lunga e ristoratrice delle dormite .La sera il cielo era trasparente e le anatre sguazzavano nel Bayou. Huddie si recò dai Lomax per ringraziarli. Gli dissero che lo avevano assunto come autista e musicista occasionale visto che quella era una delle condizioni che il governatore aveva posto per fargli ottenere la grazia. Lo invitarono a seguirli a New York. Sotto il cielo della Louisiana quella, per “Pancia di Piombo”, fu una notte felice.
New York era un cantiere aperto, una cosa pazzesca agli occhi di quell’uomo venuto dai campi di cotone. Scrutava con meraviglia quell’immensa città in costruzione che viveva giorni di grande fermento dopo la grave crisi economica. Nuove masse operaie si accalcavano spinte dalla richiesta di mano d’opera. si iniziarono a costruire i primi grattacieli, mentre nelle radio passava lo swing delle orchestre di Benny Goodman e Glen Miller e l’industria cinematografica fioriva. In un quartiere chiamato Greenwich Village - conosciuto anche come la zona degli artisti - si affittavano loft a basso prezzo e nei club, oltre il jazz, si iniziava timidamente a suonare il folk. Nel cuore di Huddie si riaccendono quei sogni di gloria mai assopiti del tutto. Per nulla intimorito da quanto gli accade intorno porta la sua musica in giro per New York e coglie l’apprezzamento di quei musicisti folk simpatizzanti della nuova sinistra. Diventa amico e partner musicale dell’uomo delle “Ballate delle Tempeste di Polvere ”, Woody Guthrie , ma anche di Pete Seeger, Cisco Houston e del duo Sonny Terry & Brownie McGhee. Con loro si esibisce sostenendo le battaglie politiche del sindacato e diventa voce del proletariato, degli emarginati, degli ultimi, dei dimenticati, di quelli come lui, di quelli di cui il blues è da sempre portavoce. Ed è per loro che scrive canzoni come Bourgeois Blues e Scottsboro Boys. Ma qualcuno di quei professorini della musica(i sinistrati!!) cresciuti nelle comodità con tre pasti al giorno e tanti privilegi, infastidito da questo suo attivismo, lo accusa, come gli è capitato spesso nella vita, di tradire lo spirito originale della sua musica, di vendersi al mercato. Si sarebbe meritato un trattamento migliore che quelle critiche ingenerose e gratuite, a volte infamanti, visto che non si arricchì e neanche il successo gli arrise. Ma, se questo fosse arrivato, se lo sarebbe meritato tutto. Invece, visse sempre di stenti e neanche i Lomax furono cosi generosi con lui nella paga per il lavoro d’autista. Ma, da uomo tutto di un pezzo, tosto e duro come una quercia, prosegui dritto sul suo binario, come quel vecchio amico treno. Incise un disco strepitoso, un capolavoro assoluto, in un salotto di New York. “Last Session” è il testamento di una vita dedicata alla musica blues e per la musica blues. Poi la sua vita dissennata cominciò a minare il suo possente fisico. Huddie stette poco bene e fu ricoverato in ospedale dove gli venne diagnosticata una malattia terribile, il morbo di Lou Gehrig, una forma di sclerosi muscolare. Nel frattempo qualcuno cominciò a impossessarsi delle sue perle. Good Night Irene venne portata al successo dai Weawers, un gruppo folk guidato da Pete Seeger. Ma “Pancia di Piombo” non ebbe mai modo di saperlo.
Verrà riscoperto nel tempo, le sue canzoni saranno rifatte da innumerevoli artisti con passione e dedizione e gli saranno tributati onori e medaglie. A me restano, oltre alla sua intramontabile musica, le parole semplici e toccanti che il più grande cantautore di tutti i tempi, Bob Dylan , che non ha mai negato la sua profonda influenza, scrisse rivolgendosi al suo mentore Woody Guthrie :
“Ehi Woody Guthrie ma io so che tu sai tutte le cose che canto e molte altre di più. Ti canto questa canzone ma non posso cantare abbastanza perché non sono molti gli uomini che hanno fatto quello che hai fatto tu, e la dedico a Cisco e a Sonny e anche a Leadbelly e a tutti gli uomini buoni che hanno viaggiato con te. La dedico al cuore e alle mani degli uomini che vengono con la polvere e se ne vanno col vento”.
“Ehi Woody Guthrie ma io so che tu sai tutte le cose che canto e molte altre di più. Ti canto questa canzone ma non posso cantare abbastanza perché non sono molti gli uomini che hanno fatto quello che hai fatto tu, e la dedico a Cisco e a Sonny e anche a Leadbelly e a tutti gli uomini buoni che hanno viaggiato con te. La dedico al cuore e alle mani degli uomini che vengono con la polvere e se ne vanno col vento”.
Ballando Con Le Lacrime Agli Occhi
Il battello solcava leggero le acque del Mississippi. Accompagnavo Melissa in un weekend sul fiume a base di storie e musica blues che era una sorta di terapia di gruppo praticata, nell’ospedale dove lei lavorava, per dei ragazzi ex tossicodipendenti. Quando il chitarrista fini di raccontare le vicende di LeadBelly agguantò la sua chitarra, accese l’amplificatore e suonò versioni intense e commosse di ” Where Did You Sleep Last Night”, “Eagle Rock Rag “, “Let It Shine On Me“, “Dancing with tears in my eyes”, che le assi del battello si piegarono in due e i gamberetti nel fiume si arrotolarono per la pelle d’oca. Il vento tracciava grandi cerchi sul pelo dell’acqua. Fu cosi che ebbi la mia visione. L’acqua del grande fiume divenne limpida, talmente limpida che riuscii a scorgere il fondo e li nitidamente vidi per la prima volta il volto squadrato e duro di Huddie “Pancia di Piombo” sorridere. Questo è il Mississippi e quel che ti combina.
Bartolo Federico -