Ci
sono posti dove è facile farsi del male. Ma d’altra parte non sarebbe
nè meglio nè peggio rimuoverli dai ricordi. La villetta del quartiere
sta sempre lì, e anche quella panchina, che è sempre vuota come lo era
allora. Mi ci sedevo quando sentivo di aver perso il controllo di me
stesso e i miei punti deboli si erano ingigantiti e diffidavo di tutto.
Allora restavo seduto senza far nulla, solo a guardarmi intorno. L’altro
ieri ci sono ritornato e mi sono nuovamente accomodato. Dopo un po’ ho
alzato gli occhi verso la finestra da dove si affacciava mia madre per
chiamarmi, mi è sembrato di scorgerla ma è stato solo per un attimo. Mi
sono ricomposto non volevo farmi vedere triste e malandato. Le ho fatto
un bel sorriso ma so che non mi avrà creduto. Ho girato gli occhi ancora
più in alto ed ho visto il balconcino di Pasqualino. Era l’unico che si
sedeva accanto a me in quei momenti ed io ero anche l’unico con cui
tentava di parlare dei fantasmi che lo perseguitavano. C’era nato con la
testa piena di spettri. Se ne stava sempre rinchiuso in casa ma, quando
mi scorgeva dal quel balconcino, scendeva di corsa le scale e si
metteva seduto in silenzio ad attorcigliarsi le dita e a fumare.
Sembrava che mi aspettasse. Alle volte, quando le sue visioni erano
felici, mi sorrideva, come solo i pazzi ti sanno ridere. E mi toccava il
viso e mi abbracciava forte, fortissimamente a se che quasi mi
soffocava. C’era ancora lui l’altro giorno, l’ho sentito a lato e ho
pensato che non sono mai riuscito a fargli sputare fuori quell’orrore
che aveva dentro, che lo divorava. La sua presenza mi calmava, forse lui
sapeva, sentiva che c’era qualcosa in me che non andava. E allora credo
che alla fine sia stato lui a farmi sputare via il veleno, prima che
fosse troppo tardi. Adesso sarà un angelo, Pasqualino, magari bizzarro,
che su qualche nuvola bianca attraversa il cielo. Ma quanto mi manca la
sua risata e quell’abbraccio, nessuno lo può immaginare. Accidenti a me.
Odio i ricordi.
O non lasciare che lo spirito muoia, O no lo spirito
non muore mai, non muore mai e continua a camminare, e continua a
camminare lo spirito nella tua anima. Tu continua a camminare e guardati
intorno, e guardati intorno. O no, lo spirito non muore mai.(Spirit
-Van Morrison-)(Nel Mio Quartiere tratto da Viaggiatori Nella Notte)
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