Questa vecchia
highway sembra un residuo bellico. Ci ho messo due o tre cose dentro la mia
sacca da marinaio. Cose arrugginite dal sole, graffi, poesie, e qualche pegno
d’amore. C’è un vento fastidioso che mi scompiglia i pensieri. Ma continuo a
guidare con il finestrino abbassato, circondato dal nulla. Un uomo qualunque in una città che piange. Questo sono. Non ho portato una guida con me, né una cartina stradale. Non ho niente
di niente, e non m’importa. Stanno crollando tutti i miei ponti, mentre loro se la
prendono con gente indifesa. Sono come vecchi rottami da luna park. Un cattivo sortilegio. Imbrogliano sempre. Però dei matti, e dei vagabondi continuo a fidarmi. E anche di quei vecchi blues di Fred Mc Dowell, che mi scuotono come un fuscello. La vecchia highway è piena di crepe come me. Ma e qui che voglio
restare con la radio accesa a tutto volume, e un nuvola di polvere alle mie
spalle. Perché questa è la mia casa. Si questa è la mia casa. Un letto di ferro battuto, una lampadina rotta, la vernice bianca dell'armadio è tutta scrostata. E' solo una camera a buon mercato. Roba per anime in fiamme con in mano una pistola finta, per scacciare via gl'incubi nella notte. I bordi della strada sono i miei confini, mentre contromano inseguo quel sogno, al di là dell’orizzonte.
Bartolo Federico
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