Si
alzò dal letto, accese la lampada e controllò l’orologio alla parete.
Da settimane non beveva più un goccio. Si era convinto di dover restare
lucido per assistere al proprio tracollo. Che, comunque, era una cosa
che non riguardava nessun altro all’infuori di lui. In quei giorni sobri
aveva provato a ripercorrere il proprio cammino, cercando di metterne
in chiaro le vicende. Ma alla fine si era arenato in un nulla di fatto.
La verità muore sempre da sola, nell’ignoto di noi stessi. Non aveva
quasi più un soldo e nessuno che gli pubblicasse i suoi scritti. A quasi
cinquant’anni era un vecchio solitario, tagliato fuori da tutto. Mentre
attendeva che il caffè uscisse dalla piccola moka, accese lo stereo.
Ognuno sceglie i sogni che gli riscaldano meglio il cuore. Johnny Cash
era tra quelli che raccoglieva i suoi supplizi. Un uomo che era vissuto
e morto con gli occhi aperti. Con la sua vita ci aveva fatto una
partita, sfidandola a più riprese. Intensamente e senza compromessi,
aveva bruciato la candela da entrambi i lati, e dentro le canzoni aveva
scacciato la sua solitudine. Ma con la stessa intensità aveva amato e si
era ingozzato di sogni. Canticchiò insieme a lui i versi di Hurt.
Oggi
mi sono ferito da solo, per vedere se ero ancora in grado di sentire,
mi sono concentrato sul dolore, la sola cosa reale, l'ago fa un buco, la
vecchia familiare trafittura (che) cerca di eliminare ogni cosa. Ma io
ricordo tutto. Cosa sono diventato? Mio dolce amico tutti quelli che
conosco sono andati via alla fine.
Uscì
dalle tenebre del suo appartamento che erano le quattro del mattino. La
strada lo prese con sè, insieme agli altri nottambuli. Lungo il
marciapiede, mentre si mescolava con la città, pensò che doveva stare
attento a non cadere in nessuna discordia. Quel che restava di lui
avrebbe fatto bene a ficcarlo nel primo tombino che incontrava, cosi da
non cedere a nessun impulso. Si sa che i desideri dei pezzenti sono
puniti con durezza.
Dove è scuro come un cunicolo ed umido come la
rugiada, dove i rischi sono molti ed i piaceri pochi, dove la pioggia
non cade mai ed il sole mai risplende. E' scuro come un cunicolo giù
nelle miniere. (Dark As A Dungeon)
Quello
che in seguito fu conosciuto come l’uomo in nero, nacque a Kingsland in
Arkansas il 26 febbraio del 1932, in piena depressione economica.
Figlio di mezzadri poverissimi, a soli sei anni si trovò a lavorare nei
campi aiutando, come poteva, i suoi genitori. Lo diceva la mia mamma e
me lo diceva anche la mia maestra che ci sono un sacco di lavori che
posso fare, asciugare i piatti, spazzare il pavimento. Ma se lavoreremo
tutti assieme non ci vorrà un granché.(All Work Toghether - Woody Guthrie).
L’America era in ginocchio, ridotta alla fame. Ovunque ci si girasse a
guardare, c’era dolore, disperazione. In questo clima di assoluto
abbandono, Johnny Cash crebbe dedito all’introspezione. La musica
popolare americana, che gli arrivava per radio attraverso le canzoni di Jimmie Rodgers e della Carter Family, ben presto divenne la sua amica speciale.
E
poi vedo l'oscurità, e poi vedo l'oscurità. Non sai quanto ti voglio
bene? E’ una speranza che in qualche modo tu possa salvarmi da questa
oscurità...(I See A Darkness).
Glauco
s’infilò per una stradina stretta e malridotta che lo portò
all’ingresso laterale del mercato ortofrutticolo. Il guardiano lo salutò
e, come faceva sempre, gli chiese una sigaretta che lui gli negò, solo
perché non ne aveva. Quel tizio, a sentir parlare gli altri scaricatori,
era un magnaccia rotto in culo per quella sua attitudine a mangiare a
ufo. Ma a lui di tutta questa faccenda non gliene importava granché.
Aveva ben altri pensieri su cui arrovellarsi. Raggiunse il box numero
16, si cambiò e prese a svuotare il tir frigorifero che era arrivato
qualche ora prima. Lavorò in silenzio fino alle due del pomeriggio e
quando terminò si spogliò, passò dalla cabina dove c’era accomodato il
padrone. Se ne andò via dopo aver messa in tasca i trentacinque
miserabili euro che il capo gli allungò. Non appena fuori dal mercato,
prese il tram e, giacché era senza biglietto, si posizionò vicino la
porta in modo che, se fosse salito il controllore, sarebbe sceso al
volo. Il chiosco-bar vicino la stazione centrale aveva cambiato
proprietario e da allora c’era la fila a qualunque ora del giorno. Con
tre-quattro euro si riusciva a mangiare e bere decentemente. Si mise in
fila e al suo turno ordinò dei panini e una birra piccola. Poi si
diresse nella villetta attigua e si sedette su una panchina. I colombi
lo accerchiarono appena addentò la pagnottella. Glauco li scacciò in
malo modo. Mangiò pensando che la vita si era trasformata in un lungo
rifiuto e che, non avendo mezzi economici, tutto si era complicato
terribilmente. Aveva perso pure l’abitudine a fantasticare. A furia di
prendere legnate, era pieno di escoriazioni e ferite. Se avesse potuto
guardarsi l’anima allo specchio, sicuramente si sarebbe spaventato per
come era scrostata. Un treno che stava entrando in stazione fischiò
lungamente facendolo trasalire. Boom Chicka Boom.
Sento quel
treno che arriva, arriva da dietro la curva. Non ho più veduto la luce
del sole da talmente tanto tempo che nemmeno io mi ricordo da quando (Folsom Prison Blues - J.C.)
Johnny
Cash adorava quei vecchi treni sferraglianti e instabili che erano il
simbolo di un’ America polverosa rimasta, ormai, solo un souvenir e le
storie dei suoi viaggiatori solitari, che se la filavano con i propri
sogni lungo le rotaie fumanti. Ma, soprattutto, amava i fuorilegge come John Wesley Hardin. Un Robin Hood che toglieva ai ricchi e dava ai poveri. Ci fece un disco nel 1960, raccontando quelle gesta. Ride This Train
è un album che dà dignità e splendore a tutti quegli uomini, impegnati a
superare il loro martirio quotidiano, costretti a spingere la vita
giorno e notte. Che con un orgoglio che spaccava il cuore hanno dovuto
ingoiare umiliazioni e rinunce. Uomini soli che hanno viaggiato sulle
piantane dei treni e sputato sangue in cerca di lavoro, per respingere
l’incubo della miseria. Senza l’ombra di un biglietto.
Jesse James e i
suoi ragazzi cavalcarono lungo il Dodge City Trail, rapinarono il
postale di mezzanotte delle ferrovie del sud. Ma nessun uomo di legge è
mai riuscito a mettere in prigione Jesse James. Frank e Jesse James
uccisero molti uomini, è vero. Ma in cuor loro non furono mai dei
banditi (Jesse James – traditional)
La
luce del sole lo accecava maledettamente. Abituato a eclissarsi
nell’ombra, tutta quella luminosità gli faceva girare la testa. La vita
che conduceva da quando era caduto in disgrazia si era divorata tutta la
poesia che aveva dentro. Tanto che non riusciva quasi più a scrivere i
suoi deliri. Prese a camminare verso casa, senza fretta, un passo dopo
l’altro. Forse doveva imparare a prendere le cose come venivano. Un
brivido di paura lo percorse mentre loro tuonavano nel cielo, perché
vide i cavalieri irrompere ed udì il loro lugubre canto yippie i ohhh
ohh ohh yippie i aye ye ye. Cavalieri fantasma nel cielo (Ghost Riders In The Sky).
Johnny si era spinto fino a Juárez in Messico dove aveva comprato mille
pasticche di anfetamina. Le nascose dentro la chitarra, ma a El Paso,
in Texas, venne arrestato dagli agenti federali. Era un uomo tormentato
dagli incubi, trafitto dai suoi stessi fantasmi. La lunga dipendenza
dalle droghe e dall’alcool lo aveva stremato. In Song Of Our Soil
del 1959, aveva tentato di liberarsi dal demonio con canzoni che
parlavano di sofferenza e solitudine. Guardando, ma non vedendo il buio
che lo assediava.Dietro la valle dove il vento sussurra piano.
Qualche
volta la notte, dove il vento freddo sembra un lamento, vestita di un
lungo velo nero, Lei piange sulle mie ossa, Lei cammina per queste
colline, vestita di un lungo velo nero, Lei fa visita alla mia tomba
quando geme il vento della notte. Nessuno sa, no, e nessuno vede.
Nessuno, tranne me. Nessuno, tranne me. (Long Black Veil - tradidional)
Gli
sembrò che stesse camminando sulle sabbie mobili, vigili e pronte a
risucchiarlo al primo passo falso. Certo, aveva anche lui giocato e
vinto, altre volte perso. Ora, però, procedeva a tentoni zigzagando,
frenando e accelerando, sempre meno sicuro che tutto questo servisse a
qualcosa. Tentava di fare il duro con se stesso, ma sapeva bene di
mentire. Era come un fiore nel buio. Sentiva il bisogno di aiuto, di
essere protetto. Sotto quel cielo tentava di trovare un percorso sicuro,
lontano dall’oscurità del passato e del futuro.
Ascolta quel triste caprimulgo, sembra troppo triste per volare. Si sente il tenue lamento del treno di mezzanotte E io sono così triste che potrei piangere. Non ho mai visto una notte così lunga dove il tempo passa così lentamente La luna si è appena nascosta dietro una nuvola per nascondere il suo volto e piangere. ( I’m So Lonesome I Could Cry - Hank Williams)
Ascolta quel triste caprimulgo, sembra troppo triste per volare. Si sente il tenue lamento del treno di mezzanotte E io sono così triste che potrei piangere. Non ho mai visto una notte così lunga dove il tempo passa così lentamente La luna si è appena nascosta dietro una nuvola per nascondere il suo volto e piangere. ( I’m So Lonesome I Could Cry - Hank Williams)
Quando Rick Rubin, quel genio dall’anima rock che di lavoro faceva il produttore
indipendente, dopo un esibizione che Johnny Cash tenne in un piccolo
ristorante a Santa Ana in California, si avvicinò per chiedergli se
volesse lavorare con lui ad un progetto che gli frullava da tempo in
testa, l’uomo in nero lo guardò circospetto, pensando che quel tizio gli
ricordava fin troppo se stesso. Ma, oltre a essere un uomo buono e
generoso, incuriosito e in cerca di rilancio Johnny si fece ben presto
convincere. Nel 1993 registra oltre trenta canzoni, ossute e febbrili,
accompagnandosi solo con la sua Martin nera. A quel tempo nessuno
dei due immaginava che quello che stavano realizzando potesse dare un
nuovo corso alla vita di entrambi e cambiare, per sempre e nel profondo
del cuore, la musica. Tutte le cover contenute in quelle registrazioni
americane che avrebbero visto, negli anni, altri episodi non potranno
più essere cantate da alcuno. Sono destinate a rimanere versioni
inarrivabili e chiunque si vorrà cimentare con quel repertorio dovrà
fare i conti con questi dischi che adesso sono dei monumenti. Il
magnetismo dell’anima di Cash le imprigiona per sempre dentro
quell’anello di fuoco che solo lui sapeva e poteva sprigionare.
L’amore
è qualcosa di incandescente e da vita ad un cerchio ardente. Guidato da
un desiderio indomabile sono precipitato in un cerchio di fuoco. Sono
precipitato in un incandescente cerchio di fuoco. Cadevo sempre più giù,
sempre più giù Mentre le fiamme salivano. E brucia, brucia, brucia Il
cerchio di fuoco, Il cerchio di fuoco (Ring Of Fire - J.C.)
Glauco rientrò in casa e si lasciò cadere sulla poltrona, sistemò la macchina da scrivere. Ho Un Debole Per I Treni, punto e a capo. Il tasto della macchina si abbatté sulla carta come
una goccia di sangue nel lavandino. Scrisse di getto e continuò a
scrivere fin quando il treno delle due e trenta non passò, con il suo
carico di anime tremolanti, facendo oscillare le pareti della casa.
Delia, oh Delia, come può essere successo? Volevi tutti quegli ubriaconi, non hai mai avuto tempo per me. Tutti gli amici che avevo sono morti (Delia).
Delia, oh Delia, come può essere successo? Volevi tutti quegli ubriaconi, non hai mai avuto tempo per me. Tutti gli amici che avevo sono morti (Delia).
Bartolo Federico
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