Alla stazione della vita, ho comprato un
biglietto di sola andata e nel posto dove vado non c’è nessuno che mi aspetta. Il
vento ha preso ad abbaiare come fosse un cane rabbioso. La strada brilla, sotto
le luce bianca del neon. Mi appoggio ad un lampione e con lo sguardo prendo a
vagare intorno. Dalla sigaretta aspiro una boccata di fumo strizzando gli
occhi. C’è stato un tempo in cui mi infilavo nella bruma, sotto la pioggia, e
spingevo a fondo il pedale della vita. C’è stato un tempo in cui nulla riusciva a farmi paura, neppure
ricominciare da capo. Sapevo sempre cosa fare o cosa non fare e, se sbagliavo,
andava bene lo stesso. Non come adesso che ho solo voglia di andarmene a
nascondermi il più in fretta possibile. Non come adesso che nessuno capisce,
che davvero mi dispiace per qualcosa. Ma a nessuno sembra importargliene. Non
come adesso che non ho più nessuno che mi può aiutare. Da
quanto, da quanto tempo è partito il treno della sera? da quanto, da quanto
bambina mia, da quanto? (How Long Blues-Leroy Carr)
Mia madre me lo diceva di essere gentile con
gli altri che loro lo sarebbero stati con me. Alla luce dei fatti forse si era
sbagliata. Adesso non ho più voglia di sorridere, ma ho anche una paura fottuta
di smettere di essere come sono stato. Bevo un altro sorso di vino e un altro
ancora. Non so proprio che fare. Dio! So che voglio e che devo fare. Ma farlo
realmente è davvero un'altra cosa. Do un occhiata alla bottiglia la porto alla
bocca e ricomincio a bere. Tossisco, barcollo e cado nel vuoto, spalanco gli
occhi e rabbrividisco. La bottiglia mi cade in terra, gli tiro un calcio e
sferro un pugno nel vuoto.
Visioni di Billie Holiday in bianco e nero.
Lady Day
entra in un bar, cammina lentamente con lo sguardo rivolto a terra e si
dirige
verso lo sgabello che è lì, fermo come se la stesse aspettando. Quando
ci si siede,
lo fa con una grazia che lascia tutto il pubblico di stucco. A quel
punto Lester Young si avvicina e si mette al suo fianco. Lady Day
ha i capelli attorcigliati in un garbato chignon. Alza lievemente il
capo e la
band inizia a suonare. Alle prime note degli ottoni una piccolissima
smorfia
gli contrae il labbro sinistro. Adesso, sempre lentamente, gira gli
occhi che
sembrano immensi specchi neri e osserva un punto indefinito della sala.
Poi cade
in trance e inizia a cantare Fine and Mellow.
La notte e i graffi che la pioggia lascia sui vetri si specchiano sul suo viso.
Lì, in fondo ai suoi blues.
Dopo che gli applausi erano finiti e la gente se
n’era andata. Scendeva le scale del bar e usciva verso l’albergo che lei
chiamava casa. Aveva muri verdastri e il bagno nel corridoio. E dissi no, no, no oh, Lady Day. (Lady Day-Lou
Reed)(Il Fiume Nero tratto da Viaggiatori Nella Notte)
A proposito di How Long Blues, in molti l'hanno riproposta, ma le versione degli Hot Tuna è quella che mi ha colpito di più..
RispondiEliminabellissima. ma sono di parte, perchè jorma è uno dei miei chitarristi preferiti.
RispondiElimina